Un evento per celebrare l’energia divina che alita in montagna. E’ stato questo l’obiettivo del Giubileo degli uomini della Montagna che si è svolto lo scorso 6 Aprile presso il Santuario di Santa Maria della Vena (Ct), grazie all’iniziativa di Padre Carmelo La Rosa. Un momento importante per ritrovare l’unione tra la montagna e la comunità nel grande abbraccio di Dio, e un’occasione di dialogo alla quale hanno partecipato gli enti territoriali: erano presenti i Sindaci di Piedimonte Etneo, Giuseppe Pidoto, di Mascali, Luigi Messina e di S. Alfio, Alfio La Spina, il Vescovo di Acireale SE Antonino Rasoanti, la Forestale, il Club Alpino, l’ Associazione Guide dell’Etna, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, il Soccorso Alpino della Forestale, l’Associazione Alpini , Enal Caccia, Fulvio Viesi dall’Associazione Marroni di Castione (Tn) e gli Araldi di Cristo.
Dopo la S. Messa, officiata dal Vescovo SE Antonino Raspanti e animata dal Coro Venerabile Capizzi di Bronte, un momento particolarmente emozionante è avvenuto durante l’inaugurazione delle tredici Ceramiche artistiche poste a corona della Vergine Maria; intenso anche l’episodio dell’innesto dei polloni provenienti dal Castagno dei Cento Cavalli, pianta millenaria che conserva intatto il fascino di una storia antichissima e, per alcuni versi, misteriosa. Il percorso è proceduto con il pranzo durante il quale il Gran Maestro della Confederezione Internazionale dei Gran Priorati Autonomi OSJ Cavalieri di Malta SE dott. Giuseppe Madia, che ha seguito l’intera manifestazione accompagnato dal Cerimoniere del Gran Priorato di Sicilia SE cav. di Gran Croce Enzo Foti, ha donato un Crocefisso a SE Mons.Raspanti in segno di amicizia e collaborazione con il Gran Priorato di Sicilia.
“Un elogio a Padre Carmelo La Rosa per la sua attività che svolge con amore ed impegno realizzando eventi apprezzati da tutti i fedeli – afferma il Gran Maestro. Lo ringraziamo per l’invito e la disponibilità dimostrata al Gran Priorato di Sicilia, in un clima di fiducia e serenità; questi atti rappresentano i semi per fattive e fruttuose collaborazioni future”.
Il Giubileo degli Uomini della Montagna si è rivelato essere un momento indispensabile per la comunità, un modo per intensificare il rapporto con la natura e con Dio.
Elena Grasso
