di Dott. Helio Caprio – Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, membro della Società Brasiliana di Chirurgia Plastica
La regione del mento rappresenta un elemento fondamentale per l’estetica del viso. L’armonia e la corretta proiezione di questa struttura rispetto al resto del volto sono strettamente legate ai principali concetti di bellezza e simmetria facciale.
Esistono oggi numerose procedure in grado di migliorare l’aspetto del terzo inferiore del viso, offrendo risultati efficaci e duraturi.
Tra le tecniche più comunemente utilizzate, le protesi in silicone si sono dimostrate particolarmente efficaci: sono facili da impiantare e modellare, garantendo ottimi risultati estetici. Tuttavia, come in ogni procedura, esistono anche alcuni svantaggi – per quanto rari – che includono il rischio di erosione ossea dovuta alla compressione locale dell’impianto, spostamento della protesi, infezioni, estrusione e possibili alterazioni della sensibilità del labbro inferiore.

In casi selezionati e in assenza di problematiche occlusive, è possibile considerare anche l’osteotomia di avanzamento del mento, una procedura più invasiva ma indicata in determinate condizioni cliniche. Nonostante l’efficacia, è generalmente meno accettata dai pazienti a causa della maggiore complessità dell’intervento.
Un’alternativa meno invasiva è l’uso di filler dermici, come l’acido ialuronico: una soluzione semplice, con un basso tasso di complicanze, ma dai risultati temporanei (circa 12 mesi di durata).
Un’altra opzione è rappresentata dall’innesto di grasso autologo, che offre un effetto naturale e può essere una valida alternativa terapeutica. Tuttavia, bisogna considerare il possibile riassorbimento parziale o totale del grasso e il rischio di asimmetrie, che possono rendere necessarie ulteriori sedute correttive.
Tra le tecniche che utilizzano tessuto autologo, vi sono approcci con accesso intraorale e l’utilizzo di lembi dermoadiposi prelevati dalla regione cervicale. Questi ultimi sono solitamente impiegati durante interventi più complessi, come il lifting facciale, e permettono di migliorare il profilo del paziente in modo più integrato.
La scelta della tecnica più adatta dipende sempre da un’analisi approfondita del singolo caso, tenendo conto non solo dell’anatomia e delle esigenze estetiche, ma anche delle preferenze del paziente in termini di tempi di recupero, invasività dell’intervento, costi e durata dei risultati.
Dott. Helio Caprio