La Casa di Gabriele D’Annunzio: Eleganza borghese e Memoria letteraria nel Cuore di Pescara

Elena Grasso
Elena Grasso - EG Communication
3 minuti di lettura

Nel cuore del centro storico di Pescara, su corso Manthonè 116, si erge discreta ma carica di suggestione la casa natale di Gabriele D’Annunzio, uno dei più celebri protagonisti della letteratura italiana. Si tratta di una dimora borghese ottocentesca, semplice nelle forme ma densa di significati, che racconta tanto della società abruzzese di fine XIX secolo quanto della formazione culturale e affettiva del “Vate”.

Nato qui il 12 marzo 1863, “quando l’alba si innamora”, come avrebbe poeticamente ricordato lo stesso D’Annunzio riprendendo un’espressione popolare abruzzese, il poeta visse in questa casa gli anni dell’infanzia, prima di trasferirsi a Prato all’età di 11 anni. Rimase però sempre profondamente legato a questo luogo, dove abitò sua madre e che visitava frequentemente.

Un esempio di architettura borghese ottocentesca

La struttura architettonica della casa riflette lo stile sobrio e funzionale della borghesia abruzzese del XIX secolo. La facciata si presenta lineare, senza ornamenti eccessivi, coerente con la tradizione edilizia locale, mentre all’interno domina un’atmosfera raccolta e domestica, con ambienti disposti in modo razionale intorno a un piccolo cortile interno con pozzetto in laterizio, elemento tipico delle case borghesi di quell’epoca.

La casa, originariamente concepita per ospitare una famiglia numerosa, comprendeva anche stalle e magazzini al piano terra, oggi trasformati in spazi espositivi dedicati a mostre temporanee e attività culturali.

La trasformazione in Casa Museo

Nel 1927, su sollecitazione dello stesso D’Annunzio, Benito Mussolini dichiarò l’edificio Monumento Nazionale, riconoscendo il suo valore storico e simbolico. Da allora, la dimora è stata conservata come casa museo, mantenendo intatto il fascino dei suoi ambienti originari.

Al primo piano si trovano le cinque stanze principali, perfettamente conservate con arredi originali, oggetti personali, documenti e cimeli che testimoniano la vita quotidiana e familiare del giovane Gabriele. Qui si respira il clima culturale dell’Ottocento, tra mobili in legno scuro, suppellettili borghesi, fotografie d’epoca e piccoli dettagli che evocano un tempo lontano.

Un luogo di memoria e identità

La Casa di Gabriele D’Annunzio è oggi uno dei luoghi culturali più significativi della città di Pescara, non solo per il valore architettonico della residenza, ma anche per il suo forte valore identitario. Camminare tra le sue stanze significa compiere un viaggio nella formazione di uno spirito geniale, ma anche nella vita quotidiana dell’Italia postunitaria, tra tradizione, borghesia emergente e fermenti culturali.

Un luogo dove la storia personale si intreccia con quella collettiva, e dove l’architettura si fa custode della memoria.

Sponsor

Elena Grasso
By Elena Grasso EG Communication
Seguici
Business journalist and event planner presso EG Communication
Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *