Catania – Un riconoscimento simbolico ma fortemente significativo è stato conferito a Valentina Valenti, Dama di Gran Croce e Responsabile della Disabilità Motoria del Gran Priorato Autonomo di Sicilia dell’Ordine Sovrano dei Cavalieri di Malta OSJ. È stata nominata “Ambasciatrice del Sorriso”, per il suo impegno instancabile a favore delle persone con disabilità e per il coraggio con cui da anni porta avanti una battaglia di civiltà e di dignità.
Alla cerimonia era presente anche il dott. Pietro Banna, sostenitore della storia e della missione di Valentina, che ha definito la sua presenza e il suo contributo come «essenziali per accendere i riflettori su una tematica troppo spesso dimenticata dalle istituzioni».
Definita “condottiera”, Valentina Valenti ha saputo trasformare il dolore in forza, dando voce a chi troppo spesso non viene ascoltato. Dopo un grave incidente scolastico che ha segnato profondamente la sua vita, ha scelto di non arrendersi, diventando una vera combattente per i diritti delle persone con disabilità. La sua è una testimonianza vissuta sulla propria pelle, una storia di resilienza, ma anche di denuncia, di fronte a un sistema che, ancora oggi, ostacola più che agevolare.
Nel suo intervento, Valentina ha lanciato un appello forte e chiaro:
«Abbiamo bisogno di qualcuno che ci sostenga davvero. Sono orgogliosa di essere siciliana, ma non posso ignorare il fatto che, già nel 2000, presso la Regione è stato istituito un ufficio per la disabilità che, a distanza di anni, non è mai stato finanziato. È evidente che manca una reale integrazione tra gli assessorati, e questo si traduce in un percorso complicato e faticoso per ogni persona con disabilità, costretta a rimbalzare da un ufficio all’altro per ottenere ciò che le spetta di diritto. Per questo chiediamo con forza che venga riscoperto il senso dell’umanità cristiana: abbiamo bisogno di essere sostenuti per poter essere inclusi nella società, non emarginati. È fondamentale che vengano stanziati fondi per sostenere la vita, e non per promuovere l’eutanasia. Prima di tutto, venga tutelata la vita.»
Con parole semplici ma incisive, ha ricordato che l’inclusione non è un favore, ma un diritto. E che le “mutazioni”, come lei stessa le definisce con fierezza, sono parte integrante della diversità umana, da accogliere e valorizzare, non da emarginare.
La nomina ad “Ambasciatrice del Sorriso” rappresenta non solo un riconoscimento personale, ma anche un messaggio potente: sorridere, lottare e resistere sono atti di coraggio e di amore verso se stessi e verso la comunità. Valentina Valenti continuerà a essere una voce in prima linea, affinché nessuno venga lasciato indietro.