È con profondo senso di responsabilità e sincero spirito di servizio che S.E. Dott. Giuseppe Madia, Gran Maestro della Confederazione Internazionale dei Gran Priorati OSJ Knights of Malta, ha aperto i lavori della Conferenza Internazionale sui Disordini Mentali e Caratteriali legati all’Autismo, svoltasi lo scorso 26 aprile presso il prestigioso Centro Conferenze dell’International Hotel di Tirana.
L’evento, frutto della solida e proficua collaborazione tra la Confederazione e il Gran Priorato Autonomo di Albania, ha rappresentato un momento di alto valore scientifico e umano, volto a promuovere la consapevolezza, la ricerca e il dialogo internazionale su una tematica di crescente rilevanza sociale. Nel suo intervento introduttivo, il Gran Maestro ha voluto sottolineare l’impegno della Confederazione nel sostenere iniziative orientate alla tutela della dignità della persona e al progresso della conoscenza medico-scientifica, in coerenza con i principi cavallereschi di solidarietà e giustizia.
Ecco il testo completo:
“Buongiorno a tutti,
è per me un grande onore e un’emozione essere qui oggi a patrocinare in qualità di Gran Maestro della Confederazione Internazionale dei Gran Priorati Autonomi OSJ Cavalieri di Malta questa Conferenza sull’autismo .
La nostra Confederazione ha dato sempre sostegno alle famiglie bisognose e sofferenti, sostegno alla ricerca scientifica nonché ha provveduto ad aiuti umanitari, di solidarietà e assistenza sanitaria, per cui sono felice di poter patrocinare questa Conferenza che mette in risalto le nuove e più moderne strategie per affrontare questa patologia sempre più in aumento nel mondo contemporaneo.
Non si tratta solo di un argomento che suscita grande interesse scientifico ed educativo, ma anche di una questione profondamente umana, che tocca le vite di milioni di persone in tutto il mondo.
Siamo qui oggi per approfondire, condividere e riflettere su un tema che ha mille sfaccettature e che richiede da parte nostra un approccio altrettanto ricco e multidisciplinare. L’autismo, come molti di voi sapranno, non è una “condizione” rigida o uniforme: è un mondo di diversità, che si manifesta in modi unici in ogni individuo. Questa unicità, però, porta con sé la necessità di comprendere e valorizzare le differenze, superando stereotipi e pregiudizi che purtroppo sono ancora troppo diffusi.
Questo mio intervento non vuole essere un approccio solo teorico. Negli anni, ho avuto la fortuna di vedere il potenziale straordinario che emerge quando ci impegniamo davvero per comprendere e supportare ogni individuo, rispettandone i tempi, i bisogni e le aspirazioni. Ho visto bambini superare ostacoli che sembravano insormontabili, ho visto famiglie trovare forza e risorse nei momenti più difficili, e ho visto le comunità trasformarsi grazie all’impegno condiviso di chi crede nel valore dell’inclusione.
Oggi, qui con voi, vedo un’opportunità preziosa grazie ai nostri relatori: quella di mettere insieme le loro competenze, esperienze e idee per fare un ulteriore passo avanti. Eventi come questo non sono solo un’occasione per approfondire le conoscenze, ma anche per creare connessioni umane e professionali. Ogni contributo – che venga da un ricercatore, un educatore, un genitore o una persona nello spettro – è una tessera importante di questo mosaico.
Vorrei inoltre ringraziare gli organizzatori di questa Conferenza, la dott.ssa Berischa e il Gran Priore di Albania Salvador Kacaj per il loro impegno nel dar vita a un evento così significativo. Non è mai facile mettere insieme una rete di voci, esperienze e discipline così diverse, ma è proprio da questa diversità che nasce la forza di un progetto come questo.
Permettetemi di concludere con un invito. Oggi abbiamo l’opportunità di ascoltare, imparare e dialogare. Cerchiamo di portare con noi non solo le idee e le informazioni che emergeranno da questa giornata, ma anche una rinnovata motivazione a fare la differenza, ciascuno nel proprio ambito.
Credo che tutti noi, indipendentemente dal nostro ruolo, possiamo contribuire a costruire un futuro in cui nessuno si senta escluso o invisibile.
Grazie di cuore per la vostra attenzione, per il vostro impegno e per essere qui oggi”.