Un’Oasi giapponese a Parigi: la Casa di Kenzo Takada è ancora in vendita

Elena Grasso
Elena Grasso - EG Communication
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Nel cuore pulsante dell’XI arrondissement di Parigi, a pochi isolati dalla vivace Place de la Bastille, si nasconde un angolo di Giappone che porta con sé l’anima creativa e poetica di Kenzo Takada. La casa dello stilista giapponese, scomparso nel 2020, è ancora sul mercato, nonostante l’annuncio dato dalla rivista AD nel 2023 avesse acceso i riflettori su questo straordinario gioiello architettonico. Il prezzo non è stato reso noto, ma è facile intuire che si tratti di una cifra decisamente elevata, considerata l’unicità dell’immobile.

Progettata dal celebre architetto Kengo Kuma, la residenza si sviluppa su tre piani e comprende sette stanze. Fin dall’ingresso, una scala in rovere accoglie gli ospiti in un’atmosfera sospesa, quasi sacra. Kuma ha voluto ricreare, come da lui stesso dichiarato, la sensazione di attraversare la soglia di un tempio, dove l’energia si trasforma e si purifica. L’ispirazione arriva dai chigaidana, gli scaffali sfalsati tradizionalmente inseriti nel tokonoma, l’alcova in cui si espongono ikebana, opere d’arte o oggetti simbolici. Un gioco di volumi, ombre e pieni che invita alla contemplazione.

Al centro della proprietà si apre un padiglione in stile giapponese realizzato dallo studio Mizusawa Komuten, con pavimento in stuoie di tatami in paglia di riso, che si affaccia su quello che è forse il vero cuore emotivo della casa: un meraviglioso giardino giapponese. Un piccolo miracolo di natura e architettura, immerso tra bambù, ginepri, ciliegi rosa, aceri rossi, licheni, muschi e cascate. Rocce sagomate e fregi si integrano armoniosamente in uno spazio che sembra sospeso nel tempo. Dal pontone di legno si osservano le carpe koi danzare negli stagni, offrendo uno spettacolo che incanta e rilassa allo stesso tempo.

Sulla terrazza che si affaccia sul giardino, le lastre di travertino e le panche in legno grezzo sembrano fluttuare tra sogno e realtà. È qui che la filosofia progettuale di Kuma si manifesta nella sua forma più pura: trasparenza, leggerezza e fluidità. Un progetto la cui essenza consiste nell’idea concettuale del continuità, a partire dal patio centrale fino al giardino giapponese, passando per la nuova terrazza e il soggiorno.

In una città come Parigi, dove lo spazio è prezioso e la natura spesso sacrificata, questa casa rappresenta un unicum: un rifugio zen nel cuore urbano, dove ogni dettaglio racconta la visione di Kenzo Takada e l’eleganza senza tempo della cultura giapponese. Una dimora che non è solo un’abitazione, ma un’opera d’arte abitabile.

Elena Grasso

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