Dal 25 al 27 aprile, riflettori accesi in Albania su una delle sfide sanitarie e sociali più urgenti del nostro tempo
Nel mese di aprile, tradizionalmente dedicato alla sensibilizzazione sull’autismo a livello globale, l’Albania si prepara ad accogliere un evento di portata internazionale: la Conferenza Internazionale sui Disordini Mentali e Caratteriali legati all’Autismo, che si terrà dal 25 al 27 aprile presso il Centro Conferenze dell’International Hotel di Tirana.
La conferenza nasce dall’iniziativa congiunta del Gran Priorato Autonomo di Albania OSJ Knights of Malta e della Fondazione Femjet Shqiptar di Tirana, con il patrocinio ufficiale della Confederazione Internazionale dei Gran Priorati OSJ Knights of Malta.
Una patologia in crescita esponenziale
Oggi l’autismo – nelle sue diverse forme – coinvolge circa il 36% della popolazione mondiale, un dato che allarma per la sua progressione e impone un’azione coordinata tra istituzioni, scienza e società. La conferenza di Tirana si pone l’obiettivo di fare il punto sulle cause, le diagnosi, i disturbi associati e soprattutto sui nuovi approcci terapeutici e farmacologici emergenti.
Un dialogo europeo per affrontare una sfida globale
L’evento ospiterà relatori di prestigio provenienti da diverse scuole e istituzioni europee, esperti del settore neurologico, psichiatrico, educativo e sociale, per creare un confronto diretto tra esperienze, metodi e ricerche. Un’occasione unica per ascoltare prospettive diverse e costruire una rete internazionale per la lotta all’esclusione e il sostegno alle persone nello spettro autistico.
Oltre la scienza: un impegno umano e solidale
La presenza dell’Ordine dei Cavalieri di Malta OSJ sottolinea il valore anche etico e umanitario della conferenza, nel segno di un impegno che non si ferma alla ricerca, ma guarda alla dignità e ai diritti delle persone con autismo, e delle loro famiglie. Il supporto della Fondazione Femjet Shqiptar testimonia la volontà di radicare questa azione sul territorio albanese, promuovendo consapevolezza e accesso alle cure.
In un’epoca in cui la salute mentale è finalmente al centro del dibattito internazionale, iniziative come questa rappresentano un segnale forte: l’autismo non è invisibile, e affrontarlo richiede conoscenza, cooperazione e coraggio.
Elena Grasso