Dal 13 aprile, il Norton Museum of Art di West Palm Beach (Florida) ospiterà una straordinaria mostra dal titolo Artists’ Jewelry: From Cubism to Pop, the Diane Venet Collection, che celebra oltre 150 gioielli creati da leggende del XX e XXI secolo. Tra gli artisti in mostra ci sono nomi iconici come Man Ray, Salvador Dalí, Pablo Picasso, Niki de Saint Phalle, Lucio Fontana e Yoko Ono. La mostra esplora il lato meno conosciuto della produzione artistica di questi autori, che hanno portato la loro creatività anche nel mondo della gioielleria.
I gioielli esposti sono vere e proprie opere d’arte, che trascendono il materiale e il valore commerciale per concentrarsi sull’estro e la visione di chi li ha creati. Da un fermaglio surrealista di Dalí a un pendente antropomorfo di Jean Cocteau, passando per le creazioni astratte di Lucio Fontana e le Nanas di Niki de Saint Phalle, questi gioielli sfidano le convenzioni tradizionali del “prezioso” per diventare oggetti d’arte da indossare.

Questa collezione è un omaggio alla passione di Diane Venet, curatrice e collezionista, che ha dedicato la sua vita alla raccolta di queste creazioni uniche. Non solo moglie dello scultore Bernard Vernet, Diane ha portato avanti un dialogo intimo con molti artisti, tra cui Frank Stella, che nel 2009 creò un collier ispirato al suo lavoro. “Non indosso gioielli. Indosso arte”, ha dichiarato la Venet, mettendo in luce il legame profondo tra l’arte e l’oggetto da indossare.
L’esposizione non è solo una raccolta di gioielli, ma una riflessione sull’intersezione tra artigianato e belle arti, come sottolinea la curatrice J. Rachel Gustafson. Con opere di Calder, Koons, Lichtenstein e molti altri, questa mostra rivela come gli artisti abbiano ridotto la loro visione grandiosa in piccole sculture indossabili, trasformando il corpo in una tela per le loro idee.
In un percorso affascinante e unico, Artists’ Jewelry invita il pubblico a scoprire una nuova dimensione dell’arte, quella da indossare, in cui il concetto di bellezza e valore è continuamente sfidato e reinventato.
Elena Grasso