Nel cuore delle montagne della Val Pusteria, a Chienes, un piccolo comune altoatesino, sorge una nuova scuola che è un modello di sostenibilità e design innovativo. Progettata dallo studio Roland Baldi Architects, questa struttura scolastica è un esempio perfetto di come l’architettura possa rispondere alle esigenze educative e ambientali, combinando estetica, funzionalità e rispetto per la natura.
La scuola, recentemente completata, è stata finanziata con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e rispetta i principi di sostenibilità previsti dal principio DNSH (“Do No Significant Harm”), che implica l’impegno a non causare danni significativi all’ambiente. Certificata CasaClima A, questa nuova struttura scolastica è un ulteriore passo avanti per l’Alto Adige, che da anni si distingue per l’attenzione alla qualità degli spazi scolastici e alla sostenibilità.
Un’architettura a misura di bambino
L’approccio progettuale dello studio Baldi è guidato dal concetto di “spazio come terzo educatore”, un principio che promuove la creazione di ambienti che favoriscono lo sviluppo armonioso dei bambini. La scuola si sviluppa su due piani e ospita due classi di scuola dell’infanzia e un asilo nido per 20 bambini. Fin dal primo passo, il design è pensato per accogliere i piccoli, con ampi spazi luminosi, vetrate panoramiche che creano una connessione visiva diretta con il paesaggio montano e ambienti facilmente adattabili alle diverse attività scolastiche.


Al piano terra, troviamo il guardaroba, la sala per il movimento e un atrio centrale che funge da spazio flessibile per attività di gruppo e pause. Al piano superiore, le aule e gli atelier sono progettati per guardare verso il giardino esterno, che offre ai bambini un ambiente sicuro dove giocare e imparare. Le aree esterne sono parzialmente coperte, permettendo di utilizzarle anche in caso di maltempo.
L’asilo nido è dotato di spazi ben definiti: due aule, una sala per il riposo, una cucina e servizi igienici. Inoltre, il piano superiore ospita una zona verde dove i bambini possono muoversi liberamente, stimolando la loro crescita psicofisica.
L’edificio è realizzato con materiali naturali, tra cui legno e pietra, che si integrano armoniosamente nel contesto montano circostante. La facciata in legno, di colore rosso-bruno, richiama le tonalità del campanile del paese e si inserisce perfettamente nel paesaggio. Al piano terra, parzialmente interrato, il cemento rivestito in granito conferisce un aspetto solido e resistente, mentre il primo piano è costruito con pannelli in legno a strati incrociati e dotato di un tetto verde, con pannelli fotovoltaici integrati per la produzione di energia solare.
Gli interni sono caratterizzati dall’uso del legno di betulla, un materiale che dona calore e accoglienza agli spazi. Dalle porte ai pavimenti, fino alle controsoffittature acustiche, tutto è pensato per creare un ambiente confortevole e sereno. I colori tenui, combinati con il legno massiccio, contribuiscono a rendere l’atmosfera simile a quella di una casa, favorendo il benessere dei bambini.



La sostenibilità è il cuore del progetto. Il riscaldamento dell’edificio è garantito da una pompa di calore aria-acqua, mentre una ventilazione controllata con recupero di calore assicura un ambiente salubre e confortevole in ogni stagione. Inoltre, un’importante misura di protezione contro il radon, gas naturale presente in alte concentrazioni nella regione, è stata implementata grazie a una soletta in cemento armato, pannelli in vetro cellulare e una membrana impermeabile.
La nuova scuola di Chienes si inserisce perfettamente nel panorama altoatesino, dove l’architettura scolastica è da anni un esempio di eccellenza. Con la sua attenzione al benessere dei bambini, l’integrazione con l’ambiente naturale e l’impegno per la sostenibilità, questa scuola rappresenta un punto di riferimento per l’edilizia scolastica del futuro. Contribuisce, inoltre, a sensibilizzare la comunità verso un’edilizia sempre più attenta all’ambiente e alla qualità della vita. Un ulteriore tassello nel percorso virtuoso della provincia di Bolzano, che continua a puntare sulla qualità degli spazi destinati alla formazione delle nuove generazioni.
Elena Grasso