Il Carnevale di Venezia, uno degli eventi più iconici e affascinanti del mondo, ha ufficialmente preso il via con l’iniziativa speciale “Il Tempo di Casanova”, una serata dedicata agli innamorati che ha dato il tono a questa edizione straordinaria del Carnevale. La serata, che ha avuto luogo nella splendida Piazza San Marco, ha richiamato circa 20 mila persone, tra residenti e turisti, che hanno affollato la piazza per assistere agli spettacoli e immergersi nell’atmosfera unica che solo il Carnevale di Venezia sa regalare.
Cuore a cuore: Un contest per gli innamorati
Una delle iniziative più emozionanti della serata è stata sicuramente il contest “Urla il tuo amore”, che ha visto tantissime coppie, sia italiane che straniere, partecipare con entusiasmo. Il palco allestito in Piazza San Marco ha offerto agli innamorati un’occasione unica: quella di dichiarare il proprio amore in modo spettacolare, urlando i propri sentimenti a gran voce. Questa iniziativa ha unito cuore e spettacolo, creando un’atmosfera di grande magia e romanticismo che ha coinvolto tutti i presenti.
Un Carnevale ricco di eventi
Quella dedicata agli innamorati è solo la prima di una lunga serie di eventi che caratterizzeranno il Carnevale di Venezia fino alla sua conclusione, prevista per il 4 marzo 2025. Dopo la serata speciale, è iniziato anche il Venice Carnival Street Show, intitolato “Casanova…che avventure da matti!”. Un evento che ha animato Piazza San Marco con spettacoli di arte di strada e commedia dell’arte, intrattenendo i visitatori con performance dal mattino fino a sera. A Mestre, invece, si sono svolti eventi pomeridiani, offrendo così una proposta variegata per tutti i gusti e tutte le età.
Il Carnevale di Venezia continua ad attirare migliaia di visitatori ogni giorno, che affollano la città per partecipare ai festeggiamenti e ammirare le maschere straordinarie, veri e propri capolavori di arte e creatività. Le sfilate delle maschere più belle e gli spettacoli dal vivo in Piazza San Marco sono appuntamenti imperdibili per chiunque voglia vivere l’autenticità di questa festa secolare.

L’evento del 16 febbraio: Il corteo acqueo
Il Carnevale entra nel vivo con l’atteso evento di domenica 16 febbraio, che vedrà l’apertura ufficiale del Carnevale con il tradizionale corteo acqueo sul Canal Grande. Circa un centinaio di imbarcazioni addobbate e vogatori mascherati sfilano sull’acqua, un’immagine che incarna perfettamente la simbiosi tra la città e il suo elemento fondamentale: l’acqua.
Come sottolinea Giovanni Giusto, delegato alla Tutela delle tradizioni, “L’apertura del Carnevale veneziano non può che iniziare così, con centinaia di vogatori mascherati che celebreranno questa grande festa popolare dall’acqua”. La pantegana, simbolo della resistenza e della tradizione popolare veneziana, sarà portata in testa al corteo, una scultura di cartapesta lunga 7 metri, che diventerà il fulcro del corteo stesso.
Proprio davanti al ponte di Rialto, la Pantegana esploderà in uno sfavillio di coriandoli biodegradabili ed ecosostenibili, un segno di speranza per l’ambiente e un simbolo di come Venezia, pur mantenendo vive le sue tradizioni, guarda anche al futuro con uno spirito di sostenibilità.
Il Carnevale che non finisce mai
Il Carnevale di Venezia è, senza dubbio, un evento che fa parte dell’anima della città. Con i suoi oltre 1000 anni di storia, la festa è sempre stata un momento di unione e celebrazione della cultura popolare, della creatività e della bellezza. Ogni anno, migliaia di persone da tutto il mondo si ritrovano a Venezia per vivere un’esperienza unica che mescola storia, tradizione, arte e spettacolo. Non c’è modo migliore di concludere l’inverno che con un viaggio nella magia del Carnevale veneziano, che quest’anno promette di essere più speciale che mai.
Con il corteo acqueo e tante altre manifestazioni in programma, i festeggiamenti sono appena iniziati, e Venezia continuerà a brillare di colori, maschere e allegria fino al 4 marzo. Un’occasione imperdibile per tutti coloro che vogliono vivere la città in un’atmosfera di festa e di tradizione.
Elena Grasso