In un’atmosfera solenne e formale lo scorso 5 Ottobre presso il lussuoso Acacia Resort di Cefalù, si è svolta l’importante Cerimonia di Investitura delle Dame e Cavalieri della Confederazione Internazionale dei Gran Priorati Autonomi OSJ Knights of Malta. L’evento, concepito per mettere in connessione l’operato degli uomini con la volontà di Dio, ha segnato il passaggio a una dimensione fatta di impegni verso la società e verso il prossimo, dando valore e sostanza alle azioni dei membri.
La cerimonia è iniziata intorno alle 15.30 con l’entrata trionfale del Supremo Gran Consiglio e la lettura dello Statuto della Confederazione da parte di S.E. il Gran Cancelliere dott. Vincenzo Allegra. Momenti significativi e di grande emozione hanno caratterizzato lo svolgimento del cerimoniale che si è svolto sotto la suprema protezione di S.A.R. & I. Hans Maximus Cabrera Lochaber Rurikovich, Perpetuo Protettore Gran Principe e Gran Duca, il quale, oltre a guidare il rituale dell’investitura, ha concesso il titolo nobiliare di Conte della Casa Reale Rurikovich, al Gran Priore del Gran Priorato Autonomo di Sicilia, dott. Giuseppe Madia, e nominato lo stesso quale 78esimo Gran Maestro della Confederazione Internazionale dei Gran Priorati Autonomi del Sovrano Ordine di Dan Giovanni di Gerusalemme Cavalieri di Malta (OSJ).







I postulanti – poco più di 40 tra Dame e Cavalieri – si sono avviati alla cerimonia con uno spirito di grande partecipazione emotiva che ha coinvolto i presenti. Durante i momenti rituali dell’investitura, un silenzio reverenziale pervadeva l’intera sala. Era un silenzio denso, carico di rispetto, che accompagnava ogni gesto e ogni parola pronunciata. Un silenzio che sembrava quasi tangibile, capace di sospendere il tempo e di esprimere una solennità tipica di momenti di questa natura, dove tradizione e valore si fondono in un unico respiro collettivo. Il cerimoniere, il tesoriere Enzo Foti, ha aperto il rito con la tradizionale accensione della candela, simbolo di luce spirituale.
Figura eminente e significativa dell’unione spirituale che si compiva durante l’investitura, il Vescovo, Mons. Prof. Lucas Rocco Massimo Giacalone, che ha officiato la cerimonia leggendo i passi del giuramento che i postulanti hanno ripetuto in coro: “Comportarmi sempre da vero Cavaliere di Cristo… mi impegnerò per adempiere a questo compito speciale… Acconsento di associarmi con ogni cristiano sincero e timorato di Dio, di qualsiasi confessione…”.


















“Lavo le mie mani e mi preparo per l’operato di Dio”, parole con cui i postulati hanno suggellato l’impegno a dedicarsi al cammino sacro orientato al servizio divino, in una comunione totale tra corpo, spirito e fede.
Uno ad uno, i candidati hanno poi toccato la spada sacra baciandola in segno di rispetto e dedizione, simbolo della forza con cui i Cavalieri e le Dame affronteranno le sfide future. Il Gran Maestro ha ricordato loro che “non con la spada ma con il cuore i cavalieri potranno conquistare la fede”, un messaggio che ha richiamato alla responsabilità e alla sincerità dell’impegno assunto..
Un momento particolarmente significativo è stata l’investitura del Gran Priore di Sicilia a Gran Maestro, avvenuta per mano del Principe. Successivamente, i postulanti sono stati accompagnati di fronte al Gran Maestro, indossando il mantello e le decorazioni, per essere ufficialmente investiti come Dame e Cavalieri.
Durante la cerimonia, è stato nominato Piccolo Scudiero del Gran Priorato di Toscana il figlio del Gran Priore di Toscana Bruno Marini, con il padre a ricoprire il ruolo di padrino. “I giovani devono crescere con la fede”, ha dichiarato il Gran Maestro. “Sono felice di investire i giovani”, sottolineando così l’importanza del coinvolgimento delle nuove generazioni nei valori dell’Ordine.
A seguire, sono stati nominati i Gran Priori delle diverse regioni. Il Gran Cancelliere, Vincenzo Allegra, ha poi pronunciato la proclamazione finale, ricordando il significato delle quattro braccia della croce dell’Ordine: le virtù cardinali, l’umiltà, l’amore per la giustizia terrena, morale e divina, e la misericordia. “Indossare la croce e il mantello in nome della Santissima Trinità”, ha affermato Allegra, “è un segno di affidamento alla fede”. Ha inoltre sottolineato come, dopo la scissione del 2022, l’Ordine abbia preso una nuova impostazione, richiedendo a ciascun membro un’adesione sincera e consapevole.
Infine, la cerimonia si è conclusa con la preghiera del Cavaliere, letta da Monsignor Giacalone, che ha condiviso il proprio percorso spirituale e il valore dell’impegno verso il prossimo. “Ci sono tante famiglie, tra le quali quelle che si creano naturalmente”, ha dichiarato. “Io sono un sacerdote ortodosso, ho abbandonato la mia vita da laico per seguire l’esempio di San Francesco. Il nostro cuore si colma quando riusciamo a donare un sorriso a chi incontriamo per strada. Nella guerra tutti perdiamo: non ci sono né vinti né vincitori”. Con queste parole, il Vescovo ha invitato i presenti a perseguire la pace, la fratellanza e l’amore.





A conclusione della cerimonia, il cerimoniere ha espresso un ringraziamento a tutti i partecipanti e ha augurato che questo fosse solo l’inizio di una vita dedicata alla solidarietà e al servizio. I diplomi sono stati consegnati ai nuovi membri, segnando così ufficialmente il loro ingresso nell’Ordine.
La serata è proseguita con una splendida cena di gala, preceduta da un elegante aperitivo a bordo piscina presso il lussuoso Resort dove gli ospiti erano alloggiati. L’atmosfera raffinata e la cornice mozzafiato hanno reso questo momento un vero e proprio incanto, tra calici alzati e conversazioni interessanti.


Il giorno successivo, tutti i membri della nascente Confederazione si sono ritrovati davanti al magnifico Duomo di Cefalù, una delle cattedrali più affascinanti della Sicilia. Qui, in un clima di solenne raccoglimento, è stata celebrata la Santa Messa, culminata con la Benedizione, un momento toccante che ha sancito l’inizio di questo importante percorso.
Elena Grasso