Si è concluso con grande successo il Cous Cous Fest, il celebre appuntamento enogastronomico che dal 20 al 29 settembre ha animato San Vito Lo Capo (Tp), confermando ancora una volta la sua vocazione a celebrare l’inclusione culturale attraverso uno dei piatti simbolo del Mediterraneo: il cous cous. Giunto alla sua ventiseiesima edizione, l’evento si è consolidato come un punto di riferimento internazionale, dove la cucina diventa strumento di incontro tra popoli e tradizioni, unendo storie e culture diverse attorno a un unico piatto.
La cittadina siciliana si è trasformata in un caleidoscopio di colori, profumi e sapori, accogliendo visitatori da ogni parte del mondo. Le strade di San Vito Lo Capo sono state animate da numerosi appuntamenti e degustazioni, con il cous cous declinato in innumerevoli varianti, inclusi piatti gluten-free, pensati per offrire a tutti la possibilità di godere appieno dell’esperienza gastronomica.
Il cous cous, nato come piatto povero e diffuso in tutto il Maghreb, è diventato nel tempo un emblema di condivisione e convivialità, capace di abbattere barriere culturali e religiose. Dal 1998, il Cous Cous Fest ne celebra l’essenza aggregante, proponendo ogni anno un festival che è cresciuto fino a diventare un appuntamento di spicco nel panorama culinario mondiale.


Quest’anno, chef provenienti da diverse nazioni si sono confrontati a suon di ricette, regalando al pubblico un’esperienza multisensoriale. In ogni angolo del festival, il cous cous è stato declinato in una miriade di gusti e sapori: dalla tradizione algerina con pollo e verdure, al cous cous marocchino con carni e ceci, fino alla versione ivoriana con carni miste e verdure. Anche il Brasile ha portato il suo tocco esotico, con un cous cous a base di frutti di mare e latte di cocco. E per i celiaci, sono state proposte ricette senza glutine, sia a base di carne che di pesce, confermando l’attenzione verso un’offerta inclusiva e variegata.

Presso la Casa del Cous Cous, gestita dalla chef Piera Spagnolo del ristorante Thaam di San Vito Lo Capo, i visitatori hanno potuto assaporare un ventaglio di proposte internazionali, mentre la Casa del Cous Cous Al Waha, sotto la guida dello chef Peppe Buffa, ha presentato un menù che abbracciava sapori tunisini, senegalesi e ivoriani. Non poteva mancare il cous cous “alla sanvitese” con semola di grano duro siciliano, tonno e finocchietto, reinterpretato per l’occasione dallo chef in versione alla Norma o con cozze e zuppetta piccante.
Il Cous Cous Fest non è stato solo un tripudio di sapori, ma anche una festa per lo spirito grazie ai numerosi eventi collaterali. Ogni sera, personaggi dello spettacolo e della cultura hanno intrattenuto il pubblico, mentre concerti di artisti di fama internazionale hanno infiammato il palco del festival. Nelle passate edizioni si sono esibiti grandi nomi della musica come Negramaro, Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Mahmood, Noemi, Carmen Consoli, Alvaro Soler, Caparezza e i The Kolors, confermando l’alto livello artistico che il festival è in grado di attrarre.
Elena Grasso