Il futuro dell’automobile: l’ascesa dei produttori cinesi e il cambiamento dell’industria globale

Elena Grasso
Elena Grasso - EG Communication
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CINA, WUHAN, INDUSTRIA AUTO, STABILIMENTO BYD, INTERNO GIORNO, CATENA MONTAGGIO, OPERAI, LAVORO Employees work in the BYD (Build Your Dreams) electric car factory in Xi'an, Shaanxi province, China, 14 October 2019 (issued 31 October 2019). China's manufacturing purchasing managers' index (PMI) foaled for sixth month in a row, according to official data released on 31 October. The ongoing contraction illustrates a worsening business climate, despite Beijing's efforts to spark economic growth. Media reports state that the October PMI was below expectations at 49.3 points from September at 49.8 and the lowest since hitting the 49.2 in February 2019. EPA/ALEX PLAVEVSKI ATTENTION: This Image is part of a PHOTO SET

Negli ultimi cinquant’anni, il settore automobilistico ha vissuto una trasformazione significativa con l’emergere di nuovi produttori al di fuori dell’Occidente e l’impatto rivoluzionario di Tesla. Tuttavia, la Cina si sta affermando come il nuovo attore dominante, soprattutto mentre l’elettrificazione stenta a decollare in Europa. Secondo il Global Automotive Outlook 2024 di AlixPartners, entro il 2030 i marchi cinesi rappresenteranno il 33% del mercato automobilistico globale, con il 13% delle vendite al di fuori della Cina. Ciò significa che un’auto su tre sarà cinese.

I principali protagonisti di questa ascesa sono costruttori come BYD, Saic Motor e Geely, che prevedono di immatricolare fino a 30 milioni di vetture all’anno a livello mondiale. Questi marchi possono produrre veicoli elettrici con costi inferiori del 35% rispetto ai concorrenti occidentali, offrendo prodotti competitivi sia dal punto di vista tecnologico che economico.

Nonostante l’elettrificazione del settore automobilistico globale proceda lentamente, con una quota di veicoli elettrici a batteria (BEV) che dovrebbe raggiungere solo il 13% nel 2024, i costruttori cinesi si stanno affermando come disruptor. Il loro successo è alimentato da costi di sviluppo inferiori, un’alta integrazione verticale e un utilizzo avanzato del software per aggiornamenti continui, come gli aggiornamenti over-the-air (OTA).

Secondo Dario Duse di AlixPartners, i produttori cinesi stanno superando le barriere iniziali legate alla percezione del brand e alla distribuzione, posizionandosi per una crescita globale significativa. In Cina, si prevede che raggiungeranno il 72% del mercato entro il 2030, mentre a livello internazionale la loro quota sarà del 13%, con 9 milioni di veicoli venduti fuori dai confini cinesi.

E in Europa?

In Europa, sarà cruciale adeguarsi agli obiettivi del Green Deal per accelerare la transizione verso l’elettrico. Secondo AlixPartners, il mercato automobilistico europeo crescerà del 2% nel 2024, con aumenti annuali dell’1% fino al 2027. L’Italia, in particolare, raggiungerà 1,8 milioni di immatricolazioni prima di stabilizzarsi entro il 2030.

Nonostante l’espansione delle case automobilistiche cinesi, non si prevede un’invasione massiccia del mercato europeo. Tuttavia, la loro quota raddoppierà, raggiungendo il 12% entro il 2030, con 2,3 milioni di auto vendute ogni anno.

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