Dopo il ritorno dalla sesta Crociata, l’imperatore Federico II di Svevia prese la decisione di erigere una nuova fortezza per proteggere sia il porto che la città di Siracusa. La progettazione del Castello Maniace venne affidata all’architetto Riccardo da Lentini, il quale riuscì a completare l’opera in un arco di tempo straordinariamente breve, dal 1232 al 1240. La fortezza prese il nome dal generale bizantino Giorgio Maniace, noto per aver riconquistato la città agli Arabi nel 1038.
I Castelli di Federico II: Un sistema multifunzionale
Federico II era un sovrano dall’approccio innovativo, e i castelli che fece costruire in Sicilia e nell’Italia meridionale riflettevano questa visione. Questi edifici avevano tre scopi principali: servire da centri amministrativi locali, rafforzare la difesa del territorio e fornire all’Imperatore residenze adeguate al suo prestigio.
Castello Maniace: Una rappresentazione del potere imperiale
Nonostante il suo aspetto massiccio e fortificato, Castello Maniace era anche una residenza di rappresentanza per l’Imperatore. L’edificio, di pianta quadrata, è circondato da solide mura perimetrali con quattro torri cilindriche agli angoli. Tuttavia, gli elementi decorativi si notano già all’ingresso, caratterizzato da un portale marmoreo con due nicchie destinate a ospitare arieti di bronzo. All’interno, il castello custodisce una copia dell’unico ariete ancora esistente. La sala principale è suddivisa in 25 campate sostenute da 36 colonne in pietra calcarea, decorate con sculture raffinate come leoni, telamoni e una testa che si presume rappresenti lo stesso Federico. I capitelli delle colonne, anch’essi riccamente decorati, raffigurano scene di vita agreste, figure umane e serpenti.
La Storia di Otto Secoli: Dai Re di Aragona ad Andrea Doria
Castello Maniace è stato testimone di importanti eventi storici. Federico II firmò qui il decreto che istituì l’Università di Napoli. Nel 1288, il re Pietro d’Aragona vi soggiornò, mentre nel 1321, Federico II d’Aragona vi convocò il Parlamento siciliano. Per oltre due secoli, dal 1305 al 1536, il castello ospitò la Camera Reginale Siciliana, accogliendo regine come Costanza, Maria, Bianca d’Aragona e, infine, Germana de Foix. Nel 1540, l’ammiraglio Andrea Doria, comandante della flotta di Carlo V, vi soggiornò.
Un’Eccellenza dell’Architettura militare
Nel corso del tempo, l’aspetto militare del Castello Maniace si è ulteriormente rafforzato. A partire dal XVI secolo, furono installate batterie di cannoni, che vennero integrate nel sistema di fortificazioni della città. Nel XVII secolo, l’esperto in fortificazioni Carlos Grunemberg, una sorta di archi-star dell’epoca, dotò il castello di una difesa a punta di diamante e costruì due semibaluardi nella parte anteriore. Così, il Castello Maniace divenne il fulcro del sistema difensivo proteso sul mare. Durante il periodo borbonico, fu aggiunta una casamatta all’ingresso, oggi restaurata e aperta al pubblico.
Elena Grasso