Italia. Il nostro inseparabile caffè

Massimo Scuderi
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Na tazzulilla e cafè…” sono parole riprese da una canzone napoletana, e quando parliamo di caffè, per essere precisi, parliamo della famosissima bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di caffè, diffusa in tutti i paesi del mondo, ma originaria dell’Etiopia e dello Yemen. In Italia, e non solo a Napoli, il caffè pare arrivò nel 1570, in una precisa città: a Venezia. E fu così che in breve poco tempo in altre città dilagarono le “botteghe del caffè” dove chiunque iniziò ad apprezzare questa fantastica bevanda importata dall’Oriente.

E fu così che questa polvere di colore marrone e densa di profumo, conquistò il cuore di tutti gli italiani, che ne fecero un vero e proprio simbolo della convivialità e della famiglia. Spesso sentiamo dire, o addirittura siamo noi stessi che diciamo: “vediamoci, prendiamo un caffè…” giusto per chiacchierare in compagnia. Di metodi per preparare un caffè, non ce n’è uno solo, ma ce ne sono tanti, e distintamente il risultato dipende dalla qualità del caffè che si deciderà usare. Anche la Finlandia va pazza per il caffè. ed è la prima che guadagna il primo posto per consumo annuo di caffè, con circa 12 kg pro-capite all’anno. Il compositore Bach utilizzava bere caffè come ispirazione, tanto da dedicargli una cantata – Kaffeekantate – eseguita a Lipsia nel 1732. Sul testo, si parla appunto della moda di andare ai caffè, molto diffusa nella società settecentesca di Lipsia. Nel mondo delle curiosità e stranezze troviamo che la moka non si lava. Ossia la caffettiera non va assolutamente lavata con il detersivo, in quanto la sostanza ha un odore troppo aggressivo che andrebbe a coprire l’aroma del caffè.  Il caffè è salutare è ce lo dice uno studio dell’università di Lund, in Svezia, che ha dimostrato che bere caffè riduce la probabilità di cancro al seno, la Harvard School of Public Health dichiara che riduce il rischio di cancro alla prostata e ha un potere anti depressivo, e la caffeina, migliorerebbe i livelli di energia e stimolerebbe alcune funzioni cerebrali (memoria e attenzione tra le altre); ha anche un effetto stimolante sul sistema cardiovascolare. Ed infine, parrebbe che il caffè aiuti anche a ridurre il rischio di ammalarsi di Alzheimer!

Nel campo della cosmesi, invece, la caffeina viene utilizzata per preparare prodotti anticellulite, snellenti e tonificanti per il corpo e cosmetici antiage per il viso e per il contorno occhi. Il caffè, nel  “500”, fu addirittura marchiato a fuoco come “La bevanda del Diavolo”, poichè la Chiesa era contro il consumo di caffè, che definì la bevanda per le sue proprietà eccitanti che portavano “alla perdizione dei sensi”. In soccorso del Caffè, si scomodò addirittura Papa Clemente VIII, che nel ‘500, è stato il primo uomo di Chiesa a dare la sua approvazione al caffè asserendo “Questa bevanda di Satana è talmente buona che sarebbe un peccato farla bere solo agli infedeli. Imbroglieremo Satana battezzandola”. Chissà, sarà vero? Sarà falso?

Il caffè ha un prezzo diverso, e nelle città in cui il caffè costa di più pare siano nell’Europa del Nord. Oslo, capitale della Norvegia, dove pare che una tazza di caffè espresso costa di più: in media 4,50€. Seguita poi da Copenaghen (4,0 €) e Ginevra (3,60 €), Sidney (3,10 €), Tokyo (3 €) e a seguire. Tuttavia, in Italia, un caffè espresso costa in media 1€ e/o 1,50 €. Ad oggi è la bevanda più diffusa al mondo e si prepara come si vuole, ma quella che incuriosisce di più è il metodo finlandese, il cosiddetto Kaffeost, in cui il caffè caldo viene versato sulla cagliata di formaggio! Il paradiso del caffè è il Brasile, che è il primo produttore di caffè Arabica non lavato al mondo. Il Vietnam è il primo esportatore di caffè del mondo per la qualità, ma rimane la Colombia che è considerata il paradiso del caffè: infatti il suo clima lussureggiante e l’aria pulita creano l’ambiente perfetto per il chicco di Arabica. Infatti, anche se è seconda al Brasile per quantità, vi è prima per qualità, producendo davvero tante varietà differenti di ottimo caffè.In fine non poteva mancare la giornata mondiale del caffè. E’ il 1° ottobre, e voluta dall’International Coffee Association nel 2015.

Massimo Scuderi

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