Salute epatica: i consigli dell’esperto per contrastare il ‘fegato grasso’

Dott. Mauro Angemi
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Il fegato è un organo fondamentale del nostro organismo, implicato nei processi digestivi, endocrini e metabolici. Date le sue molteplici funzioni, un fegato sano è necessario per il benessere dell’intero organismo. Tra i principali compiti del fegato ci sono la produzione della bile che aiuta ad assorbire i grassi a livello intestinale, la produzione del glucosio per il nutrimento delle cellule, la sintesi del colesterolo, dei trigliceridi e di altre lipoproteine e il metabolismo di sostanze tossiche, quali i farmaci.

Ma esistono diverse condizioni che possono alterare la salute del fegato, fra cui la steatosi epatica o “fegato grasso”, ovvero l’accumulo di grassi nelle cellule del fegato.

La fase iniziale detta anche NAFLD interessa attualmente circa 20-30% della popolazione dei Paesi industrializzati, mentre nella sua forma avanzata, NASH, si presenta con infiammazione e degenerazione delle cellule epatiche. Lo stadio ultimo e più grave è la cirrosi epatica, grave malattia che condiziona parecchio lo stile di vita del paziente.

Si tratta di una malattia asintomatica per cui la sua scoperta è piuttosto casuale. Il modo per constatare la presenza di un fegato grasso è eseguire periodicamente gli esami del sangue per vedere se le spie del danno epatico, le cosiddette transaminasi o gamma -GT, si sono attivate, oppure sottoporsi ad un’ecografia.

Fattori di rischio

Conoscere i fattori di rischio del ‘fegato grasso’ è importante per prevenire lo sviluppo di questa condizione. I principali sono l’abuso di alcol, l’alimentazione scorretta, l’obesità, il diabete mellito di tipo 2 e l’avanzare dell’età, ma rientrano in questa categoria a rischio anche fattori genetici, difetti del metabolismo, disturbi endocrinologici e alcuni farmaci.

Come preservare la salute del fegato

Il principale consiglio per preservare la salute del fegato è quello di ridurre i fattori di rischio, ove è possibile. L’alimentazione ricopre un ruolo importantissimo in questo caso: uno stile di vita sano, associato a regolare attività fisica di tipo aerobico, riduce notevolmente la possibilità di sviluppare il ‘fegato grasso’. La riduzione di peso influenza favorevolmente il metabolismo della funzione epatica.Si è dimostrato invece che l’introduzione di acidi grassi polinsaturi sviluppa una barriera protettiva, e di conseguenza preserva il fegato dalla malattia. La dieta mediterranea è una valida alleata del fegato grazie al consumo di frutta, verdura, olio d’oliva, pesce, legumi e frutta secca.

E’ consigliato inoltre ridurre il consumo di alcool che è una della cause principali dei danni epatici, ed aumentare l’utilizzo di integratori che migliorano la salute epatica: tra questi, il cardo mariano, il carciofo che possiede anche un effetto depurativo, la colina e la vitamina E che contribuisce alla protezione delle cellule dello stress ossidativo.

Dott. Mauro Angemi, specialista in Gastroenterologia, malattie del fegato e del Ricambio

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