Situato su una maestosa rupe nella parte alta del territorio di Sperlina, Enna, questo affascinante castello conserva una storia che risale alle popolazioni indigene sicule anche se si hanno notizie solo a partire dal medioevo. Si tratta di una costruzione in parte scavata simile a una grotta; da qui il nome greco spelaion che significa appunto “grotta”.
Il Castello acquisì enorme importanza durante i Vespri siciliani, nel 1282, quando gli abitanti di Sperlinga si rifugiarono nella struttura per sfuggire all’assedio degli angioini. Lo testimonia la presenza di un’epigrafe ritrovata sull’architrave dell’ingresso della rocca su cui è scritto: “Quod Siculis placuit sola Sperlinga negavit – Ciò che piacque ai Siciliani fu negato dalla sola Sperlinga”.
Il Castello fu di dominio della nota famiglia dei Ventimiglia, alla quale succedettero i Forti Natoli, gli Oneto e i Li Destri che concessero la strattura al Comune di Sperlinga per interventi strtturali al fine di renderla fruibile.
Gli ambienti sono dislocati tra i diversi edifici che compongono il castello. Un ponte levatoio permette l’accesso alla struttura che si apre all’interno di una Sala, detta del Principe, probabilmente adibita a luogo di rappresentanza. L’interno è caratterizzato da un lungo corridoio dal quale in origine si diramavano l’abitazione, la scuderia e le zone di lavoro. Tuttora è possibile notare la presenza della fucina e della postierla, una piccola porta segreta che metteva in comunicazione l’interno con l’esterno, e lontano dalle entrate principali. Il complesso presenta anche dei resti di silos per la conserva del grano, e una chiesa.
Al punto più alto della rupe si accede tramite una scala intagliata che conduce alla torre di guardia. Per la sua posizione il castello è stato utilizzato come punto di osservazione astronomica ma le frane successive hanno provocato ingenti danni che hanno reso la struttura inagibile.
Dopo il 2015, quando il castello ha chiuso al pubblico, il comitato locale si è battuto per il riprisitno architettonico e la messa in sicurezza del complesso, e grazie ad un lavoro di ristrutturazione massiccia che ha interessato le parti esterne ed interne del castello, dal 2021 è nuovamente visitabile.
Elena Grasso