Nella città di Milazzo (Me), un’atmosfera unica avvolge le strade ogni anno in occasione della festa di San Francesco, che quest’anno ha avuto luogo il 5 maggio con la solenne processione del taumaturgo, patrono venerato dai marinai. Questo evento rappresenta un punto cardine per la città, attirando migliaia di milazzesi lungo le vie cittadine per accompagnare il simulacro del santo.
La processione di San Francesco di Paola, il Santo Patriarca dei Padri Minimi, non è semplicemente un momento di culto, ma un autentico rito che intreccia fede, tradizione e ricordi cristallizati dal tempo. Da generazioni, la figura del Santo e il suo lascito spirituale sono stati tramandati di generazione in generazione, diventando parte integrante dell’identità e della storia di Milazzo.
Il legame tra la città e San Francesco è profondamente radicato nella comunità locale. Le storie di miracoli e prodigi attribuiti al Santo si fondono con la vita quotidiana e le sfide dei milazzesi. Le famiglie nobili della città hanno contribuito con generosità alla costruzione e al mantenimento del Santuario, simbolo tangibile della devozione verso il Santo.
Nonostante i mutamenti del tempo, la processione ha conservato la sua sacralità. Sebbene le confraternite siano ormai rare e i segni esteriori di devozione si siano attenuati, il legame profondo tra la celebrazione e la memoria popolare rimane saldo.
Il Santuario di San Francesco di Paola, situato nella parte alta della città, continua a essere un faro spirituale e storico per la comunità di Milazzo. La presenza della palla di cannone miracolosamente inesplosa, incastonata nella facciata del Santuario durante la battaglia garibaldina del 1860, testimonia la forza della fede e la resistenza della città di fronte alle avversità storiche.
Oggi, la festa di San Francesco non è solo un momento di devozione religiosa, ma anche un’opportunità per riscoprire e celebrare le radici e l’identità di Milazzo. Attraverso la partecipazione e la condivisione, la comunità si rinnova nel suo impegno a seguire gli insegnamenti del Santo e a custodire il suo prezioso patrimonio spirituale e culturale.
Elena Grasso
