Creare il passato del nostro futuro, nuova prospettiva?

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Nell’Italia di domani, ci dovrà essere qualcosa di bello e apprezzabile che è stato creato in questi anni”, afferma il Ministro Sangiuliano – e punta a creare il passato del nostro futuro, ponendo l’obiettivo di proiettarsi in avanti e soprattutto permettere ai giovani di misurarsi con l’arte e le loro idee”.  

Si muove n tale direzione  il comunicato del  2 maggio 2024 con il quale il Ministero della Cultura bandisce la nuova iniziativa attraverso cui le città italiane possono candidarsi a “Capitale italiana dell’arte contemporanea” che si aggiunge alle già note “Capitale italiana della Cultura” e “Capitale italiana del Libro.

L’intrigante prospettiva segna il passo del cambiamento evolutivo del pensiero intendendo catturare le espressioni innovative che rappresentano il con-tempo in cui viviamo.

Apprezzabile l’intento culturale. Se noi ritroviamo la nostra identità nel passato, indagando cause-effetti dei pro-cessi che studiamo per capire l’oggi, è vero che i  processi in atto oggi sono percorsi culturali incompiuti in cui le spinte propulsive, non esaurite, stanno costruendo il farsi dello stadio successivo. 

Sono  nuovi significati, forme del pensiero in cui distinguere le ragioni del passato  da quelle con-temporanee. Non si racchiudono ancora in una definizione in cui stigmatizzare tecniche e linguaggi interdipendenti e performanti di continuo, ma da tali segni le generazioni oltre ci interpreteranno.

Su tale indirizzo si fonda l’impegno chiesto agli amministratori delle città italiane, tra le quali individuare la Capitale italiana dell’arte contemporanea.

È un invito alla partecipazione attiva, uno stimolo a sperimentare la bellezza e la provocazione dell’arte contemporanea e a scoprire come questa possa influenzare e arricchire la nostra percezione del mondo e di noi stessi” – suggerisce il Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Angelo Piero Cappello “…Questa iniziativa mira a trasformare l’arte, in tutte le sue declinazioni attuali, in un ponte vibrante tra le varie regioni, sostenendo gli artisti locali e incentivando la consapevolezza identitaria dei singoli individui alle comunità di appartenenza … incoraggiando un’inclusione più ampia e una comprensione più profonda delle nostre radici e delle nostre aspirazioni future”.

Ci auguriamo che Palermo e le città siciliane vogliano candidarsi valorizzando, e riconoscendo con ciò stesso, i talenti del proprio territorio quali ambasciatori e interpreti dell’attuale orizzonte  culturale. 

Prof.ssa Mariolina Frisella

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