In occasione della Pasqua, il dott. Pippo Pagano, il Priore di Palermo, ha dedicato del tempo prezioso per visitare una casa famiglia, portando con sé doni pasquali per i bambini. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistarlo e di approfondire la sua figura e il suo ruolo all’interno del Gran Priorato Autonomo di Sicilia OSJ.
Dott. Pagano, Lei è stato nominato Cavaliere di Gran Croce Priore di Palermo. Qual è il suo ruolo all’interno della Confederazione Internazionale dei Gran Priorati Autonomi OSJ Knights of Malta?
In qualità di Priore di Palermo e membro del Gran Priorato Autonomo di Sicilia OSJ, il mio ruolo è quello di promuovere, organizzare e gestire progetto al servizio delle fasce più deboli e difendere i valori della libertà, della legalità e del rispetto dei propri simili.
In qualità di professionista e di uomo che tipo di contributo pensa di poter offrire alla Confederazione?
In qualità più di uomo che di professionista, il primo contributo che mi sento di dare è quello dell’amicizia e della fratellanza, in quanto sono convinto che senza questi valori non si va lontanto, mentre con la condivisione di questi si potranno raggiungere obiettivi inimmaginabili.



Ci sono temi sociali che le stanno particolarmente a cuore e per i quali ritiene che si possa fare di più in qualità di membri di una Confederazione così significativa?
I temi sociali che mi stanno più a cuore, in questo periodo così difficile a causa delle guerre, è quello di battersi per promuovere la pace e che non ci sia un’escalation che possa generare la terza guerra mondiale, ma nello stesso tempo che non ci sia l’arresa dell’Ucraina e che anche la guerra tra Israele e Palestina si possa concludere con l’indipendenza dello Stato palestinese. Ma a parte la guerra, tutte le azioni dovrebbero a mio parere dovrebbero indirizzate oltre che verso le fasce più deboli della popolazione del nostro territorio verso la popolazione dei Paesi africani, per creare le condizioni del miglioramento sociale attraverso un percorso di studi, l’apprendimento dei mestieri e l’apporto tecnologico dei Paesi occidentali in modo tale che nel tempo possano raggiungere un grado di vita sociale ed economica migliore.
C’è un progetto importante che sta portando avanti riguardante la Nigeria. Ce ne può parlare?
In questi giorni mi sto occupando del progetto Nigeria, il quale prevede, con l’accordo del Governo, che circa mille studenti nigeriani verranno, a partire presumibilmente dal mese di Aprile p.v., in Italia per apprendere semplici ed elementari attività artigianali per essere inseriti nel mondo del lavoro dello Stato nigeriano come pizzaiolo, fornaio, parrucchiere, idraulico, falegname, meccanico, elettricista, saldatore, gelataio, cameriere, barista, carrozziere, etc..; questi giovani dovranno svolgere un corso della durata di tre mesi e poi rientrare nel loro Paese di origine. Naturalmente, data la loro permanenza in Italia, sia per il corso di qualifica che per l’alloggio sono in contatto con le Associazioni di categoria e alla ricerca degli immobili per il pernottamento.
Elena Grasso