L’architettura sostenibile è una nuova filosofia edilizia che utilizza materiali a basso impatto ambientale sia in fase progettuale che nella scelta dei materiali utilizzati.
Si tratta di un diverso approccio culturale che ha come obiettivo quello di rendere più vivibile lo spazio abitativo nel totale rispetto delle risorse ambientali.
Ma quali sono i fattori che rendono questi edifici ecosostenibili?
- Innanzitutto l’efficienza energetica: queste strutture utilizzano fonti di energia rinnovabile ad alta efficienza e quindi del tutto autonomi dal punto di vista energetico.
- La scelta dei materiali è un passo importante per rendere ecosostenbile un edificio. Il materiale più utilizzato risulta il legno perché possiede le maggiori caratteristiche di sostenibilità, ma anche altri materiali sono adeguati. Il sughero ad esempio è un ottimo isolante con proprietà fonoassorbenti, la canapa garantisce isolamento termico e acustico, e resistenza al fuoco, mentre il gesso, il bambù, la fibra di juta, la lana di roccia, la fibra di cellulosa, l’argilla espansa e vernici di origine naturale permettono di godere di ambienti totalmente green.
- L’ambiente circostante: è importante considerare il contesto in cui verrà ubicata la struttura al fine di non turbare l’armonia tra edificio ed ambiente.
- Utilizzo dell’acqua: la costruzione di una struttura ecosostenibile deve tenere conto anche della fruizione dell’acqua con l’utilizzo di impanti di recupero come la raccolta dell’acqua piovana per ridurre al minimo l’impiego di risorse energetiche.
Questo genere di edifici prendono il nome di case passive perché non è il materiale ad ‘imporsi’ sull’ambiente ma è quest’ultimo che detta le linee guida per la realizzazione di un impianto edificabile.
In Italia esistono diversi edifici con queste caratteristiche. Andiamo a vederli:
L’Allianz Stadium (o Juventus Stadium) è il primo stadio eco-compatibile del mondo. Con l’utilizzo di calcestruzzo recuperato è stato possibile risparmiare ben oltre 2 milioni di euro. La presenza di un teleriscaldamento e pompe di calore per la produzione di acqua rifrigerata permettono un bassisimo impiego di energia.

Il Bosco sostenibile a Milano è un edificio composto da due torri alte rispettivamente 26 e 28 piani e situato vicino alla stazione ferroviaria di Porta Garibaldi. Porgettato dall’architetto Stefano Boeri il complesso è stato premiato nel 2014 come “il grattacielo più bello e innovativo del mondo”. Si tratta di una struttura dove il verde la fa da padrona; le facciate sono coperte da due ettari di bosco alimentate da un sistema di irrigazione proveniente da un sistema centralizzato di pompe di calore e di sensori che filtrano l’acqua che poi viene utilizzata anche per gli impianti di riscaldamento. L’edificio permette di creare un microclima che diminuisce in una città come Milano le emissioni di CO2.

Gioia22: si tratta di un grattacielo costruito nel cuore di Milano la cui facciata è caratterizzata da ampi vetri che hanno la funzione di proteggere dal sole ma allo stesso tempo di regolare la luce degli interni. All’interno ci sono infatti dei sensori che indicano la quantità di luce necessaria per illuminare l’ambiente riducendo così al massimo lo spreco energetico. Nell’edificio è presente inoltre un sistema di riscaldamento a pompe di calore che utilizza l’acqua di falda presente nel terreno, mentre in estate la stessa falda serve a rinfrescare.

Il Nido d’Infanzia La Balena a Reggio Emilia è stato costruito in seguito al terremoto del 2012 che colpì l’Emilia Romagna. E’ interamente realizzato in legno ed è provvisto di un sistema di approvigionamento dell’acqua piovana utile sia per il riscaldamento che per il raffrescamento. L’edificio è caratterizzato inoltre da ampie vetrate che servono ad illuminare gli ambienti evitando così l’utilizzo della luce artificiale. L’edificio è considerato d’avanguardia tanto da rappresentare una totale sicurezza per i bambini che lo frequentano.

Un altro esempio incredibile di passive house si trova a Cesena ed è la prima multiresidenza sostenibile sul territorio nazionale. Sono in tutto 8 unità abitative nessuna delle quali è allacciata alla rete del gas. I sistemi di riscaldamento all’interno sono particolari: non esistono termosifoni nè caldaie, ma impianti di ventilazione meccanica controllata. Il fatto che le strtture siano realizzate in legno facilita la mancanza di spreco energetico.

Elena Grasso