Anche il Sud esiste la qualità. Lo dimostra il caso dell’Ismett di Palermo che dal 1999 ha eseguito circa 3.000 trapianti dimostrando che i servizi sanitari meridionali qualche volta producono risultati più che eccellenti. L’Istituto mediterraneo dei trapianti e delle terapie ad alta specializzazione ha compiuto un lavoro straordinario, grazie alla collaborazione tra la Regione Siciliana e l’Upmc di Pittsburgh negli Stati Uniti. Tra questi trapianti, 2.400 sono stati eseguiti con organi provenienti da donatori deceduti e 600 con organi donati da viventi, inclusi 342 trapianti pediatrici.
Un esempio significativo di questo successo è il recente caso di una bambina palermitana di 8 anni, affetta da una rara condizione chiamata ‘deficit Citrullinemia tipo I’, che ha richiesto un trapianto di fegato eseguito con grande successo utilizzando la tecnica innovativa dello ‘split liver‘, che consente di salvare due vite con un solo organo.
L’Ismett ha attirato pazienti non solo dalla Sicilia ma anche da altre regioni italiane, rappresentando un punto di riferimento nazionale e internazionale per i trapianti. In 25 anni di attività, questo centro d’eccellenza ha trasformato la vita di molte persone, offrendo cure di altissima qualità e ponendo fine ai dolorosi “viaggi della speranza”.
Un altro esempio emblematico è Gino, proveniente da Verona, che dopo anni di peregrinazioni tra vari ospedali ha trovato sollievo a Palermo, dove ha ricevuto un trapianto di polmoni, diventando il primo caso al mondo di trapianto in un soggetto affetto da HIV. “L’Ismett ha fatto il miracolo ed è diventata la mia casa: dopo il trapianto sono rinato”, ha testimoniato emozionato.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza della donazione degli organi come priorità del suo governo, evidenziando la piena sintonia con l’Ismett e l’Upmc. Schifani si è impegnato per una maggiore sensibilizzazione sulla donazione di organi, affrontando le false credenze e le resistenze psicologiche che spesso ne ostacolano la pratica.
Il direttore dell’Ismett, Angelo Luca, ha enfatizzato la collaborazione tra le istituzioni coinvolte, che ha portato al raggiungimento di risultati eccezionali. Il programma di trapianto di fegato da donatore vivente è uno dei più attivi in Europa, mentre il programma di trapianto di polmone ha ottenuto riconoscimenti per il suo elevato tasso di sopravvivenza, confermando l’Ismett come un punto di riferimento nel panorama sanitario italiano.
Elena Grasso