Intervistare il Gran Priore del Lazio, S.E. Cavaliere di Giustizia, Gran Croce il N.H. Dott. Angelo Franco Lucio Elia, è un’occasione unica per gettare luce sui valori, sulle tradizioni e sulle sfide che caratterizzano la Confederazione dei Gran Priorati autononomi OSJ Knights of Malta. Attraverso questa intervista, avremo l’opportunità di esplorare il ruolo e l’impegno del Gran Priore del Lazio all’interno dell’Ordine, nonché le sue visioni per il futuro e il contributo che l’Ordine può offrire alla società contemporanea. S.E. Cavaliere di Giustizia, Gran Croce il N.H. Dott. Angelo Franco Lucio Elia incarna non solo la tradizione e l’autorità dell’Ordine, ma anche la sua capacità di adattarsi e rispondere alle sfide del mondo moderno, mantenendo saldi i principi di solidarietà, carità e servizio.
Lei è stato nominato Gran Priore del Lazio dalla Confederazione dei Gran Priorati Autonomi OSJ Knights of Malta. Cosa pensa di dare all’Ordine e quali sono i suoi progetti in qualità di Gran Priore?
In merito alla mia nomina a Gran Priore del Lazio, esprimo, anzitutto, gratitudine e riconoscenza all’Ordine per la mia ammissione oltre che, un deferente saluto a tutti i Gran Priori di Italia, per l’accoglienza già tributatami, e alle Dame e ai Cavalieri.
Quanto ai miei progetti e al programma che intenderò attuare nei prossimi mesi, in via prioritaria sarà mio impegno assicurare il sostegno al mondo dei giovani più bisognosi, in tema di formazione, istruzione-lavoro, socialità, accoglienza e integrazione studenti stranieri. Temi questi tanto dibattuti e decisivi per lo sviluppo e il futuro del Nostro Paese.
Altra importante prerogativa della mia azione sarà quella dedicata al sostegno delle persone anziane in difficoltà attraverso specifici accordi sul Territorio, con Confraternite, Agenzie e Associazioni di settore, al fine di collaborare nel rendere meno penoso e più solidale il percorso dell’ultimo cammino della vita. In tale prospettiva agirò in modo deciso e rispettoso nel rapporto con gli Enti Religiosi e con le gerarchie del Vaticano, per stabilire un rapporto di solidale riconoscimento nella difesa dei valori primari comuni di umanità, carità e fratellanza. Come agirò altresì nei confronti delle Istituzioni pubbliche per attuare sinergie di interventi vocazionali per le missioni del NS Ordine, sia con le Comunità Territoriali che con quelle di rilievo nazionale.
Tutto quanto precede, circa i rapporti indicati, risulterà determinante la collaborazione tra tutti i Gran Priorati d’ Italia, al fine di realizzare, in modo coeso e collaborativo tutte le azioni utili che riterremo di sviluppare.
Ci piacerebbe conoscerla un pò più da vicino. Qual è in sintesi la sua storia come uomo e come professionista?
Riguardo, infine, alla mia storia di uomo e di professionista, il primo pensiero è rivolto alla mia Madre Terra della Calabria, La Sila, ove ho vissuto, purtroppo , solo per 17 anni, poiché per ragioni di studio, dopo la scuola dell’obbligo e le superiori, quale vincitore di borsa di studio, mi sono recato negli Stati Uniti e frequentato un College High School in L.A. California per 2 anni, con il conseguimento del titolo di Senior Degree. Rientrato in Italia mi sono laureato in Diritto Internazionale alla Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze. Vincitore di concorso al MPI, ho assunto servizio nel 1981 quale Funzionario e Dirigente dal 1991, svolgendo funzioni di Sovrintendente Regionale Scolastico e Provveditore agli Studi in più Province.
Quali sono stati i traguardi che ha raggiunto nella sua vita e di cui va orgoglioso?
I miei traguardi, anzitutto dal punto di vista umano, sono rappresentati dalla mia Famiglia, moglie, e tre figli i quali hanno trovato la loro strada per la vita. Sul piano strettamente professionale ho dedicato, oltre alle mie Funzioni Istituzionali, costante impegno in tema di formazione dei giovani e della tematica inerente l’istruzione-lavoro, svolgendo diversi studi e seminari sia in Italia che all’estero.Tuttora, nonostante in pensione, svolgo attività divulgativa nel settore privato e in quello pubblico.
Elena Grasso