L’allerta Covid si sta lentamente spegnendo, il numero dei tamponi registrati presso le farmacie è
in netta diminuzione, purtroppo anche le vaccinazioni quest’anno sono state davvero poche,
rispetto ai numeri che ci si aspettava, mentre le richieste da parte degli utenti per altri servizi, si sono invece moltiplicate in maniera esponenziale.
Le farmacie rimangono sempre e comunque il primo e più facile accesso alle cure per qualsiasi
cliente/paziente, dalla persona anziana al bambino, dalla mamma al manager in carriera, dal
lavoratore al pensionato.
Durante il periodo della chiusura totale dovuto al Covid, tutta la popolazione si è resa conto
dell’importanza della figura del Farmacista, unico operatore sanitario sul territorio, ad essere
rimasto a disposizione e pronto ad affrontare ogni urgenza e richiesta da parte dello Stato.
Peccato che non siamo Operatori Sanitari: siamo commercianti! Eh si, ha fatto comodo a tutti
pensarci operatori Sanitari durante il Covid, per farci tornare ad essere meri commercianti appena
l’urgenza e’ venuta a mancare.
Ciò che rimane tuttavia è il fatto che l’utente continua a fare richiesta di tutti quei servizi che noi abbiamo dimostrato di saper fare, e anche bene, durante tutto quel periodo.
Ed ecco che siamo finalmente arrivati ad una legge che ci permette di fare le vaccinazioni e altri
servizi sanitari nelle nostre farmacie, per essere sempre piu’ vicini alle esigenze della popolazione.
A dire il vero, il processo di cambiamento e’ solo all’inizio: la Farmacia dei servizi dovra’ essere
quel posto, dove si puo’ accedere anche con la richiesta del medico a tutta una serie di esami,
servizi e altro, rimborsati dal servizio sanitario nazionale.
E’ vero che già’ da ora si può fare un analisi del Colesterolo o una Glicemia, ma tutto a
pagamento e autoprescritto dal Cliente.
Si possono fare ECG e Holter in Farmacia, ma sempre a pagamento.
Le uniche cose che si possono prenotare e fare, senza pagare al momento sono solo
le vaccinazioni, sia Covid che Antinfluenzale.
Siamo ancora lontani dall’attuazione del disegno di legge, ma siamo tutti fiduciosi che prima o poi
ci arriveremo…
Nel frattempo pero’ sarebbe anche cosa buona trasformare il contratto dei Farmacisti, da
Commercianti ad Operatori Sanitari: e’ un riconoscimento meritato ed atteso da tutti noi, proprio
in virtù di tutto il lavoro fatto durante la Pandemia, della crescita professionale che né è
conseguita e di tutto il sacrificio e l’abnegazione che la maggiorparte dei farmacisti mette nel
lavoro che fa.
Abbiamo dimostrato di saper fare le cose e di saperle fare anche bene, potremmo essere anche la
svolta nella crisi del settore Sanità che ha toccato il fondo già da un pò di tempo: forse col
nostro aiuto si potrebbero sollevare molte strutture dal pesante carico di lavoro che sono costrette
a sopportare e forse, sempre col nostro aiuto, si potrebbero risolvere tante piccole patologie
senza dover passare dal Medico di Base, ma questa è un’altra storia…questo e’ il Farmacista
Prescrittore.
Micaela Clemente