Nel cuore di Milano su Corso Porta Vigentina nasce il progetto architettonico a zero impatto ambientale. L’idea si sviluppa in un contesto cittadino in cui stanno aumentando le prospetticve green, tanto che recentemente la città è stata denominata dal New Jork Times come la ‘capitale dell’edilizia green’.
Si tratta di un edificio la cui scelta dei materiali è stata pensata allo scopo di rendere ecosostenibile tutto l’impianto architettonico. La scelta di elementi naturali e riciclabili è volta ad ottimizzare le prestazioni energetiche.
La facciata
La facciata ventilata realizzata con grandi lastre in gres porcellanato svetta sull’edificio come a rappresentare il connubio tra ecosostenibilità e bellezza. L’effetto cemento di Magnum Oversize è il risultato del lavoro di questo progetto con cui sono state realizzati, oltre alle pareti esterne, anche le pavimentazioni interne e i terrazzi.

Ecosostenibilità
L’edificio gode delle certificazioni di ecosostenibilità CE, GREENGRUARD e LEED grazie alla concezione green del progetto che alcuni architetti vorrebbero estendere anche su scala urbana.Tale rappresenta una sfida importantissima per il futuro sostenibile del pianeta, non solo per chi progetta ma anche di chi fruisce degli spazi sociali e condivisi.
Mai come oggi l’ambiente è diventato un tema importante, e questo a causa dell’inquinamento generato dall’essere umano in tutti i settori e che, se non opportunamente fermato, porterebbe a conseguenze irreversibili. L’impatto ambientale del settore costruzioni corrisponde a circa il 35% del consumo di energia mondiale e il 40% in emissioni di CO2, tanto che la progettazione architettonica assume un ruolo fondamentale per abbattere il processo di inquinamento. L’attuazione di progetti sostenibili che privilegiano la bioedilizia per fortuna sta aumentando ma non è ancora sufficiente.
Si desume che in edilizia non vale più l’assalto alla costruzione di massa, così come avvenuto negli anni ’70, ma il pensiero sulla qualità dei progetti e la diffusione di una maggiore consapevolezza che sposi il bello con l’utile, l’etica sostenibile con i bisogni abitativi.
Elena Grasso