Una tecnologia che potrebbe risolvere il problema ambientale esiste e si trova in Brasile. Il Gruppo Nicoletti con a capo Franco Nicoletti, imprenditore italiano che vive in Brasile che opera in diversi settori e S.E. Gran Priore del Brasile O.S.J. Malta, ha messo a punto una macchina rivoluzionaria in grado di ripulire l’ambiente dalla plastica con costi minori e in maniera più rapida.
In pratica si tratta di un impianto che riesce a lavorare la plastica mista, cosa non possibile con le macchine attuali che sono obbligate ad attuare un processo lungo e costoso di separazione della plastica.
“Il Gruppo Nicoletti ha riunito i migliori specialisti nel campo tecnologico per creare una risorsa capace di risolvere uno dei problemi ambientali più gravi al mondo”, dichiara Franco Nicoletti.
Questa tecnologia innovativa produce materiale riciclato con caratteristiche idonee ad essere riutilizzato nel campo edilizio. La lunga durata, la resistenza al sole, alla pioggia e alla salsedine permettono di riutilizzare il prodotto per la costruzione di case destinate a chi non le ha, e quindi di risolvere un altro grave problema che colpisce in modo particolare il Brasile: la povertà. La proposta, che è ancora in fase progettuale, è stata avanzata da Polybio, una delle aziende del gruppo Nicoletti, anche se dietro al progetto c’è Aristoliny Lisboa che grazie all’intuizione del padre Pedro de Oliveira, specialista del settore della fonderia, ha inventato la macchina.
“Nel 1963 e nel 1974 mio padre andò in Germania dove ebbe contatti con alcune realtà nel campo della raccolta differenziata, afferma Ari che ora sta realizzando il sogno che suo padre aveva molti anni fa. Lì vide una macchina che a quel tempo riusciva a produrre legno plastico, ma si trattava di un macchinario molto complesso con durate eccessive nella realizzazione del prodotto.
Si innamorò dell’argomento e tornò con l’idea di creare un giorno una macchina che riuscisse a produrre legno plastico con il quale costruire case e aiutare i senzatetto. Tra errori e successi, nell’anno 2000, scoprì un tubo con una rete speciale dove riuscì a fondere diversi tipi di materiale plastico contemporaneamente in un sistema diverso. Ricordo che quando abbiamo creato il primo prodotto in plastica riciclata ero molto felice, perché era qualcosa di molto diverso da qualsiasi cosa avessi visto prima,“
L’idea, sposata successivamente dal gruppo Nicoletti, è quella di riportare dignità e reddito ad una popolazione che vive ai margini della società facendo nello stesso tempo bene all’ambiente.
Il progetto è ambizioso perché porta con sé sicurezza, sviluppo e responsabilità in un tempo che urge risposte da parte di tutti. Il problema della plastica è un problema serio che minaccia l’esistenza stessa degli ecosistemi; oltre alla tecnologia tuttavia di fondamentale importanza è il comportamento del singolo la cui azione, se aggiunta a quella di miliardi di altre azioni, può determinare un cambiamento visibile e salvifico.
Elena Grasso