L’Accademia Siciliana Shiatsu del Maestro Francesco Musso: quando la ricerca scientifica si lega all’amore per gli altri

Elena Grasso
Elena Grasso - EG Communication
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Fondatore dell’Accademia Siciliana Shiatsu, Maestro ideatore dello Shiatsu Sistemico Relazionale, esperto in Discipline Bionaturali, formatore a sua volta, Francesco Musso è una di quelle persone che è un piacere incontrarla, un dono.
Lo conobbi anni fa a casa di un’amica in comune. Ora il Maestro mi ritorna in mente, lo chiamo; in questo tempo ci siamo sentiti diverse volte, e sempre con immenso piacere, in un gioco di scambi culturali, tra la mia curiosità e il suo darsi, semplicemente, con la sua sapienza.
Parla scientificamente dello Shiatsu, conosce a fondo le dinamiche che regolano il funzionamento del corpo e della mente, è un pratico. E’ su questa via che Francesco ha improntato tutta la sua ricerca professionale e umana.

“All’inizio pensavo si trattasse di condividere qualcosa – afferma, ora ho capito che è con-moltiplicazione la parola giusta per definire il mio lavoro. Credevo che lo shiatsu servisse a stare bene, un’arancia da condividere insomma. Poi ho compreso che è qualcosa che va seminato, moltiplicato. Non mi tolgo qualcosa per darla agli altri, ma mi metto nella condizione di ampliare, e lo stesso faccio nella mia attività di formazione”.

Il soggetto vero della pratica Shiatsu è per Francesco ‘l’evoluzione dello Spirito’

“Nella cultura orientale lo Spirito della Mente si chiama ‘Shen‘; Il mio percorso è ‘Shen Do‘, ‘nutrimento dello Spirito umano’”.

Come hai attuato tutto questo?

“Fondando l’Accademia Siciliana Shiatsu con sedi a Palermo (via Marchese di Villabianca, 3), Monreale (via Benedetto Balsamo 86), Ustica e Roma. Opero tramite diversi canali; uno di questi è il trattamento con Approccio Sistemico Relazionale, l’altro è la formazione. Nel tempo, anche grazie alle mie competenze di perito, ho imparato a progettare funzionalmente le Spa (sia strutture vere e proprie, sia Spa room); ne seguo la realizzazione e le gestisco.
Adesso sto avviando diversi progetti che alla base hanno anche una motivazione sociale: lasciare alle future generazioni un accesso più facilitato alla qualità della vita. Una persona sta bene quando non è impedita nella decisione di agire, quando riesce ad entrare in rapporto con la vita più intimamente. L’assenza di dolore non è espressione di vitalità, c’è qualcosa che va oltre la mancanza di dolore.

Altro progetto è lo Shiatsu Sistemico Relazione su Sedia

“Sì. E’ un modo più semplice di entrare in rapporto con l’altro. Ho fondato la ‘Shiatsu su Sedia Academy’ con la quale a breve partirà il progetto ‘Shiatsu su Sedia Express‘. Un gruppo formato si muoverà nelle località turistiche offrendo benessere in maniera semplificata”.

Prima la mente o il corpo?

Prima Amo. Una cosa che devi avere per svolgere questa attività è la predisposizione a volere il bene dell’altro. Esiste una Mente corporea che non è quella cerebrale; ogni parte del corpo contribuisce a creare una Mente. Attraverso l’Approccio Sistemico Relazionale tendo a stabilire nelle persone che tratto delle relazioni organizzate, tra sé e gli altri e in se stessi. E’ un metodo molto pratico. Mi faccio raccontare la loro storia attraverso il tatto. Si tratta di un dialogo a due, di uno scambio dove si sta bene in due. Non c’è un togliere di uno per dare all’altro, ma un nutrimento reciproco.

Cosa succede se una persona non riesce a sentirsi a proprio agio, e quindi, lo scambio di cui parli non avviene?

“Creo canali e lavoro per arare. Ricostruisco la sua percezione corporea, un’immagine. Quando sentiamo dolore tagliamo le sensazioni del corpo, non le sentiamo più. Ecco, io cerco di ricreare la capacità di ascolto. Il dolore non è necessario, sentire dolore è una spesa, un’energia che si disperde e che potrebbe essere utilizzata in un altro modo, sicuramente più nutriente”.

La pioggia ci insegna a essere liberi. La pioggia lava, nutre, e quello che resta dopo il suo passaggio è il vero aspetto delle cose.

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