Abbiamo incontrato un’eccellenza tutta siciliana ma con uno sguardo aperto al mondo. Lui è l’architetto Claudio Lucchesi, un geniale, uno di quelli che vede “Oltre”, che sposa il sogno di un’architettura futurista, vivibile e rispettosa dell’ambiente.
Claudio è uno dei fondatori di UFO (Urban Future Organization), una rete organizzativa che comprende quindici studi che dialogano tra loro da diverse parti del mondo, condividendo la stessa visione.
L’avventura nasce per gioco, nel 1995, al ritorno da Londra dove Claudio si è formato, all’Architectural Association, dopo la laurea all’Università di Reggio Calabria. All’inizio sono in cinque, uno svedese, un cinese, un ceco e due messinesi.
Oggi la base italiana di UFO si trova in Sicilia, a Pace del Mela, dove Claudio insieme a Franco Giordano e a un team di professionisti, opera a contatto con le sedi straniere di Londra, Sidney, Atene, Stoccolma, Seul.
“L’anno di formazione a Londra mi ha cambiato la vita – afferma Claudio – ho capito come si progetta attraverso la sperimentazione che alla Architectural Association raggiunge gli stati più puri per produrre buona architettura.
I nostri propositi si sono evoluti con le tecniche emergenti, i materiali e le tecnologie, le ibridazioni nelle tipologie, le conseguenze nell’ambiente, la forma e gli effetti architettonici. I nostri interessi sono sempre molto diversi e influenzati dai continui aggiornamenti che ogni membro dell’organizzazione porta con se da ogni parte del mondo. Le nostre proposte progettuali cercano sempre di rivolgersi alle differenze locali. Il nostro, infatti, è un approccio sempre critico e di sfida verso il pensiero corrente e verso l’attività professionale inclusa la nostra. Siamo in continua evoluzione.”
Claudio viaggia molto per via del progetto Ufo, è a contatto con i più quotati consulenti di architettura del mondo, ma non perde mai quella umiltà che è propria dei grandi, di chi sa porsi nella condizione di imparare ancora.
Il dinamismo e la continua ricerca dei materiali e di nuove tecnologie hanno permesso ad Ufo di realizzare finora importanti progetti non solo nel mondo, ma anche in Sicilia, come il “Waterfront Polycenter Messina” e la proposta di riqualificazione del Molo Marullo a Milazzo.
“Alla città di Milazzo – dice Claudio – nel 2010 abbiamo regalato un progetto, realizzato insieme all’Università di Westminster di Londra, per una nuova visione del Molo Marullo. Qui verrebbero una serie di servizi per la ricezione, un centro di accoglienza per il turista (biglietterie, informazioni), ristoranti, bar, un centro fieristico, il potenziamento del circolo tennis e vela e un anfiteatro con vista sul mare. Una porta d’ingresso per Milazzo, unica, con un bel percorso”.
E noi speriamo, insieme a Claudio e a tutto lo staff di Ufo, che il progetto venga realizzato perché un luogo come Milazzo non è facile trovarlo, con due mari, il borgo e la zona storica con il suo castello.
Elena Grasso